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Il caffè può avere per sua natura degli effetti stimolanti sul sistema nervoso fino a favorire la tachicardia, provocare insonnia e aumentare il livello di pressione sanguigna.
Come si possono limitare questi effetti collaterali senza però rinunciare ad un buon caffè?
Basta ridurre l’assunzione della caffeina (un adulto può assumere fino ad un massimo di 400mg di caffeina al giorno pari a 4-5 tazzine) e un modo può essere optare per il caffè decaffeinato.
Ma come si fa a rendere un caffè decaffeinato?
Negli anni sono state sviluppate varie tecniche che hanno reso possibile tutto ciò senza intaccarne il gusto: si può procedere con un lavaggio in un solvente organico dei chicchi o in acqua con dei carboni attivi per rendere più facile l’estrazione della caffeina oppure con l’uso dell’anidride carbonica che a temperatura e pressione specifiche estrae selettivamente la caffeina.
Una nota utile: il caffè decaffeinato conserva comunque una minima dose di caffeina pari a circa lo 0,1% dello standard.